Diabete digitale
Durante il primo lockdown e poi anche in seguito sono state tante le iniziative spontanee nei centri diabetologici e negli ospedali per essere vicini ai pazienti con diabete e gestire da remoto la patologia.
I risultati dei primi studi sulla telemedicina applicata al diabete suggeriscono che questa è la strada da percorrere, visto che i pazienti assistiti da remoto o in modalità ibrida hanno in media un’emoglobina glicata di mezzo punto inferiore a quelli assistiti in modalità tradizionale.
Organizzare quello che è già in atto per farlo diventare prassi
Come? Sistematizzando, rendendo organiche e mettendo in rete tutte queste iniziative spontanee. È una sfida che va affrontata per migliorare la gestione del paziente non solo nei periodi critici, come quelli di una pandemia, ma anche in quelli normali.
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